OpenDNS – I genitori possono stare più tranquilli
Proteggiamo la navigazione in internet
L’operazione di convertire un nome in un indirizzo è detta risoluzione DNS, convertire un indirizzo IP in nome è detto risoluzione inversa.
In poche parole, se vogliamo visitare la pagina della NASA dovremmo usare il dominio www.nasa.gov e così via.
In realtà però quando diciamo al nostro browser di voler visitare un dominio, esso non utilizza quel nome per accedervi ma ha bisogno del suo indirizzo fisico: l’ IP address. Questo è un codice composto da 4 numeri separati da punti (esempio: 66.218.71.198 ) che identifica univocamente un dominio nel web.
Il DNS è quello che si occupa proprio di questo lavoro di transcodifica. Esso deve contenere una tabella di corrispondenza tra nome di dominio e IP address e deve essere capace di rispondere alle richieste di transcodifica che gli arrivano.
Il lavoro del DNS è piuttosto semplice. Il vero problema che un server DNS deve affrontare è quello della enorme mole dei dati da gestire. Bisogna infatti considerare che esistono miliardi di domini da gestire e che ogni giorno vengono fatte milioni di nuove richieste e modifiche.